Cantucci Toscani alla mandorla

SCHEDA TECNICA

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Storia dei Cantucci Toscani

I Cantucci Toscani, vero e proprio classico della gastronomia tradizionale italiana, sono biscotti secchi alle mandorle ottenuti tagliando a fette un filoncino di impasto ancora caldo.
Questi gustosi dolcetti, nominati già nel 1691 dall’Accademia della Crusca, in origine erano prodotti a Pisa, e per prepararli venivano utilizzati solo farina, zucchero e chiara d’uovo.
Il nome cantucci probabilmente deriva dalla parola “cantellus” che significa “parte”: secondo la tradizione infatti, i Cantucci nascono dalla consuetudine delle famiglie contadine di mangiare la parte rimanente (il cantuccio, appunto) del filoncino dolce che i panettieri preparavano per le persone che potevano permetterselo.
All’inizio la ricetta dei Cantucci Toscani non prevedeva le mandorle: si dice che furono aggiunte per volere di Caterina de’ Medici, grande esperta di arte culinaria, nonché inguaribile golosa. Fatto sta che le mandorle divennero parte integrante della ricetta quando Antonio Mattei, pasticcere di Prato, ne mise a punto la ricetta che divenne poi quella classica, menzionata anche all’Esposizione Universale di Parigi del 1867.

I Cantucci Toscani de La Fabbrica del Panforte

I Cantucci Toscani di questa azienda, nata nel 1994 a Sovicille, vicino Siena, affondano le loro radici nella tradizione casalinga della campagna toscana dove, in occasione delle feste importanti, in tutte le case venivano preparati dolci che sarebbero diventati il simbolo della tradizione dolciaria della regione.
E’ proprio seguendo la ricetta di una volta che nel laboratorio artigianale de La Fabbrica del Panforte vengono lavorate le materie prime di alta qualità utilizzate per preparare i Cantucci, prodotti senza l’utilizzo di coloranti e conservanti, affinché mantengano intatto tutto il gusto di una tradizione che l’azienda da sempre si impegna a mantenere viva.
La loro caratteristica forma allungata, ottenuta dal taglio in diagonale del filoncino di pasta ancora caldo dopo la cottura, la presenza di mandorle intere fresche non spellate, e l’utilizzo di farine e uova di altissima qualità contribuiscono a rendere i Cantucci Toscani dell’azienda una vera e propria specialità.

Cantucci Toscani e Vin Santo: un connubio indissolubile.

I Cantucci sono perfetti in tutti i momenti della giornata, da soli, col tè, il caffè e, soprattutto, accompagnati o, meglio, inzuppati, nel classico Vin Santo, la bevanda simbolo della Toscana, dalle origini antichissime.
La leggenda narra infatti che, nel 1348, quando la terribile peste imperversava in Italia, un frate francescano di Siena, per salvare i suoi compaesani moribondi, era solito somministrargli il vino della Messa. I malati non guarivano ma venivano sicuramente rifocillati da quella bevanda, che cominciò ad essere chiamata Vin Santo, proprio per le sue ipotetiche proprietà taumaturgiche.
Se il Vin Santo guarisca le malattie non lo sappiamo, ma siamo certi che, soprattutto se bevuto insieme a dei buoni Cantucci Toscani, può sicuramente fare “miracoli”.